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on questo
nuovo post vogliamo rendere merito a una delle opere più interessanti
riguardanti l’uomo e il suo comportamento scritta da Jean-Gaspard Lavater, il
quale dopo una vita dedicate alla letteratura e soprattutto alla poesia, dà
vita a uno scritto ispirato dalle sue passioni e dalle recenti conoscenze
maturate.
L’A. nasce
a Zurigo il 15 novembre 1741. Sin dall’infanzia viene affascinato dal mondo del
meraviglioso, ma anche dalla sfera riflessiva più profonda dell’uomo e a cui si
dedicherà quando intraprende gli studi di teologia. Da giovane dimostra
immediatamente di essere un ribelle, un uomo che ragiona con la propria testa e
difficile da sottomettere. Così insieme a una combriccola di suoi amici
pubblica un infuocato libello contro le autorità del luogo ree di vessare la
popolazione. Spaventati da questo lato inatteso del giovane Jean-Gaspard, i
genitori decidono che farebbe bene ad abbandonare la città per dedicarsi con
più scrupolo agli studi. Di lì a qualche mese lo fanno partire per Berlino dove
conosce molte persone che ruotano attorno al mondo letterario e culturale in
genere, ma è soprattutto Spulding a stringere amicizia con lui tanto da
ospitarlo presso la propria casa per circa tre mesi durante i quali vive
esperienze che Lavater ricorderà sempre come le migliori che abbia avuto. Verso
il 1763 torna in patria e inizia a scrivere opere poetiche che subito gli
procurano un certo credito: è il caso delle Chansons
suisses oppure delle Vues sur les
eternités pubblicate nel 1768. Il successo lo coglie impreparato, ma non si
perde d’animo e comincia a dare sfogo alla propria creatività letteraria con
una serie spropositata di opere poetiche. Ma l’amore per la letteratura e la
poesia, non gli fanno dimenticare una delle sue prime passioni: quella per il
meraviglioso e il mistero e soprattutto per i taumaturghi in genere. Il fascino
che suscita in lui Cagliostro lo spinge a cercare di conoscerlo e a entrare in
contatto con lui. Ed è proprio di quei giorni la genesi degli Essais che contribuiscono a renderlo
famoso in tutta Europa, portando il suo nome al di là dei confini nazionali.
L
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a prima
edizione tedesca dal titolo Physiognomische Fragmente
zur Beförderung der Menschenkenntnis und Menschenliebe viene pubblicata in 4 volumi
in-4° tra il 1775 e il 1778 per i tipi di Ver Weidmanns Erben und Reich, und Heinrich
Steiner und Compagnie. L’edizione in francese invece risale al 1781 e dapprima
viene pubblicata in 3 volumi che vengono integrati con un quarto volume edito
dopo la morte dell’A. Il titolo completo è Essai sur la physiognomonie, destine a faire connoitre l'homme & a
le faire aimer. Imprimé à La Haye, [1781]-1806 (A La Haye :
imprime chez Jaques Van Karnebeek, imprimeur de la Ville & du petit Sceau
de la province d'Hollande).
N
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el 1799
accade l’episodio che ne determina la morte. Dopo aver cercato di soccorrere un
volontario francese ferito, viene colpito con una fucilata dallo stesso soldato
che aveva cercato di aiutare, solo perché alcuni forsennati dalla strada lo
apostrofano come aristocrate. Quindici
mesi dopo, il 2 gennaio 1801 Lavater muore dopo atroci sofferenze.
Lavater, Jean-Gaspard
La
physiognomonie, ou L'art de connaître les hommes. D'après les traits de leur
physionomie, leur rapports avec les divers [sic] animaux, leurs penchans, etc.,
etc. Traduction nouvelle par H. Bacharach. Précédée d'une notice par F.
Fertiault.
Paris : Librairie Française et Etrangère, 1841.
Due tomi in un
vol. in-4° picc. (cm. 28,7 x 19,6), pp. (a-b) XVI-286 + pp. (2) + 623 incisioni calcografiche in
nero su 120 tavv. f.t. di cui 1 ritr. dell'A. Leg. post. mz. pelle con punte,
tit. e fregi tip. oro impressi entro scomparto al ds., doppie filettature in
oro impresse entro scomparti al ds., nervi, piatti in carta marmorizzata,
sguardie in carta avorio, bross. orig. non conservate, marca tip. incisa in
nero al frontespizio. Fioriture, angolo sup. delle pagg. 13-14 ricostruito con
carta moderna, errore di montatura tra le pagg. 129-144 con inversione delle
carte ma senza mancanza di contenuto, lieve macchia di umidità alle prime 25
tavv. e alle ultime 20 tavv., strappi riparati alle tavv. 30-31 senza
interessamento delle incisioni, integrazione con carta moderna al margine inf.
della tav. 67 senza interessamento dell'incisione. Testo su due colonne.
In origine il ritr. dell'A.
era posto in antip., le tavv. erano originariamente protette da velina.
Deux tomes dans un volume. Avec 623
gravures en noir sur 120 planches hors-texte, dont 1 portrait de l’A.
Reliure
successive demi-peau avec coins, titre et petits fers en or gravés dans
caissons au dos, double encadrement en or gravés dans caissons au dos, nerfs,
plats en papier marbré, feuilles de garde en papier ivoire, couvertures
originals non conserves, marquee d’imprimeur gravée en noir à la page de titre.
Feuilles rousselés, coin supérieur des pages 13-14 refait avec papier moderne,
erreur dans la reliure des pages 129-144 avec inversion des feuilles mais sans
manque de contenu, petite tâche de humidité aux premières 25 planches et aux
dernières 20 planches, déchirures repairés aux planches no. 30 et 31 sans
manques aux gravures, integration avec de papier modern au marge inférieur de
la planche 67 sans manque à la gravure. Texte sur deux colonnes.
En origine,
le portrait était situé au frontispice, les planches étaient sous serpente.