Nel mondo della
letteratura esistono personaggi veramente bizzarri e dalla personalità
affascinante.
Personaggi che sembrano in via di estinzione e che forse lo sono
davvero in via di estinzione, forse perché il nostro tempo lascia ben poco
spazio alla fantasia e all’avventura, anche se può sembrare un paradosso. In
un’epoca in cui la dura realtà potrebbe indurre l’uomo a voli pindarici con
l’immaginazione per lasciare a terra il fardello dei problemi che lo assilla
ogni giorno, ecco che viene a mancare proprio questa figura fatta di genio e
sregolatezza. Pierre Mac Orlan era uno di questi personaggi che hanno animato
la vita letteraria parigina di inizio Novecento, un periodo in cui l’avventura
era ben diversa da quella del Settecento ma che aveva un’aura di fascino
peculiare e persistente. Al pari di Guillaume Apollinaire abbraccia mondi che
altri preferiscono lasciare da parte e seppure nascosto da nomi di fantasia –
come per l’appunto Docteur Fowler – si dedica alla frangia letteraria più
pruriginosa come appunto la sessualità.
Pierre Mac Orlan (il
cui vero nome è Pierre Dumarchey visto che Mac Orlan è un omaggio alla città di
Orléans) nasce nel 1882 e poco più che ventenne sbarca a Parigi, senza arte né
parte, dove inizia un’esistenza di stenti nell’ambiente bohèmien – una cosa
comune a molti artisti di allora. Inizia la propria carriera come illustratore,
ma la abbandona ben presto quando incontra gli scritti di Defoe, Stevenson e
Kipling che lo toccano nel profondo con i mondi fantasmagorici ed esotici dei
loro racconti di avventura. Forse questo suo approccio alla letteratura è
dovuto anche al fatto che il direttore della rivista alla quale collabora come
illustratore appunto, gli rivela di essere più interessato alle sue didascalie
che ai disegni che ha ideato.
L’avventura incrocia
la sua strada con la Grande Guerra, proprio come avviene per Apollinaire. In
questo frangente gli sembra di rivivere le grandi gesta epiche dei cavalieri seppure
trasposte in un altro tempo e con altri nemici: non più cavalli e cavalieri
quindi, ma bombe e aeroplani. Ma è pur sempre avventura. A seguito di una
ferita in guerra, torna a Parigi povero in canna ma con una medaglia sul petto.
Per vivere comincia a scrivere di tutto – e quando si dice di tutto, non si
esagera: romanzetti pornografici, pubblicità, reportages e chi più ne ha più ne
metta.
Nel 1911 pubblica
un’opera dedicata al mondo del sadomasochismo – ecco un’altra linea comune con
il suo amico Apollinaire! Questa edizione è arricchita dalle incisioni di
Fredillo, un noto illustratore erotico attivo particolarmente nella Parigi
degli anni Venti e che si guadagnò una certa fama dopo aver illustrato alcune
poesie di Paul Verlaine. Il volume viene edito da Jean Fort, il quale era
solito utilizzare altri nomi editoriali dietro i quali celava la propria
identità e dava sfogo alla sua curiosità per il mondo del sadomasochismo. La Collection des Orties Blanches, per
esempio, venne impiegata da Jean Fort
per circa una ventina d’anni (per la precisione dal 1917 al 1939) ed era
interamente dedicata alla pubblicazione di opere riguardanti il mondo sadomaso.
La prima edizione di questa opera curata da Fort dovrebbe risalire al 1926 e
pare esisterne un’altra edizione riveduta e corretta in-8° (oltre a quella che
si identifica con il nostro esemplare) con le illustrazioni fuori testo di
Martin Van Maele e nel testo di Fusty. La stessa opera verrà pubblicata nel
1956 per i tipi de L’Astrée con il titolo de Les flagellants. Una ristampa recente risale al 1987 per i tipi di
Mérodack.
Per la vita di Mac
Orlan, cfr. G. Minghini, “Le avventure di un pirata di biblioteca” in P. Mac
Orlan, Piccolo manuale del perfetto
avventuriero. A cura di Giulio Minghini, Milano : Adelphi, 2007, pp. 69-72.
Per le opere di Jean Fort, cfr. Dutel, Bibliographie
des ouvrages erotiques.
La nostra edizione
non risulta citata neppure in eroticabibliophile.com dove però si fa cenno a
una precedente edizione originale illustrata da Fredillo, cfr. n. 89 anno
1921-1928. Manca a L’«Enfer» della
Braidense. Catalogo dei libri Fondo Riservata Erotica. A cura di Anna Rita
Zanobi e Giovanna Valenti. Nessuna copia presente in biblioteche italiane,
1 copia presente in BNF.
Docteur Fowler
(pseudonimo di Mac Orlan Dumarchey, Pierre)
Maisons de Flagellation. Traité sur les méthodes employées par les
Flagellomanes. Édition revue et augmentée avec une Préface de Pierre de
Jusange. Nombreux Croquis d’après nature de Fredillo.
Paris : Jean Fort, s.d. (ma 1911).
In-8° min., pp. 171
con 20 schizzi b/n di Fredillo n.t. raffiguranti vari strumenti di
flagellazione tra i quali spicca il cavallo di Berkley.
Bross. avorio con
tit. rossoverde entro cornice tip. rossa con angolari al piatto ant., tit.
verde al ds., marca edit. in verde raffigurante due putti che sorreggono lo
stemma edit. al piatto post., tit. rosso entro bella cornice rossa in stile
Liberty al frontespizio, testatine, finalini a fleurons, capilettera abitati in nero eseguiti da Fredillo.
Bell’esemplare su
carta lucida.
Pages 171 avec 20 croquis b/n dans le texte par Fredillo avec nombreuses
articles de flagellation parmi lequel on peut trouver le cheval de Berkley.
Brochure ivoire avec titre rouge et vert dans encadrement rouge avec écoinçons
au premier plat, titre vert au dos, marque d’imprimeur vert avec deux amoris
qui soutiennent la marque d’imprimeur au deuxième plat, titre rouge dans encadrement
rouge Liberty à la page de titre, en-têtes, culs-de-lampe à fleurons, initiales
noires dessinées par Fredillo. Copie sur papier Alfa.
€ 170,00
Available on request description in English.
La description des livres en français est à
disposition sur demande.
Se envían descripciones de libros a pedida.
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