In questo primo post di inizio autunno – sebbene l’estate faccia
sentire ancora di tanto in tanto la sua calda presenza – vogliamo parlare di
un’importante rivista che ha distinto la vita culturale lombarda del
Settecento: “Il caffè”.
Tutto nasce intorno all’Accademia dei Pugni, fondata da Pietro
Verri in collaborazione con il fratello Alessandro e con il Beccaria. Questa società che molti
volevano un nido di cospiratori e personaggi pericolosi, trova il modo giusto per
dare sfogo e diffusione alle proprie idee dando vita a un giornale che ne
diventasse il megafono: “Il caffè”, appunto. La durata di questa esperienza è
relativamente breve e va dal 1° giugno 1764 al mese di maggio 1766. Non c’era
garanzia di passarla liscia per quanto si scriveva e così i soci pensarono bene
di pubblicarla fuori dello Stato di Milano e più precisamente a Brescia. Un
evidente caso di pubblicazione “alla macchia” ossia di stampa clandestina
mediante alcuni accorgimenti, quali appunto il luogo fittizio di stampa oppure
un nome inventato dello stampatore. Lo stesso Verri ricorda che gli articoli
vennero tradotti in tedesco e in francese sulla “Gazette littéraire de
l’Europe” a testimonianza della diffusione capillare e della condivisione
generalizzata delle loro idee. Foscolo non era molto tenero con questo tipo di
esperienza definendola «tentativo puerile confrontato coi giornali
d’Inghilterra e di Francia».
Il contenuto di questi articoli spaziava in ogni campo dello
scibile umano: dal sunto in anteprima di alcune opere dei collaboratori alla
questione morale riguardo l’ozio e la maldicenza, dalle questioni linguistiche
all’attualità politica. Manca del tutto la religione, per scelta precisa dei
redattori.
Per approfondire la materia, si consiglia la lettura di G. Natali,
Il Settecento, Milano : Vallardi,
1929, vol. 1, opera fondamentale che in seguito ebbe numerose edizioni e
ristampe.
Articoli
tratti dal Caffè. Volume I [-IV].
Milano : per Nicolò Bettoni, 1829.
Quattro tomi in due voll. in-16° picc., pp. 156 (2) + pp. 168 + pp. 178 + pp. 183 (1).
Leg.
coeva mz. pelle con tit., fleurons e
num. del vol. in oro impressi al ds., piatti in carta marmorizzata, segnapagina
in seta verde, bross. orig. non conservate.
Lavori
di tarlo al ds. e alla sguardia ant. con parziale slegatura delle cerniere,
fioriture.
Ogni
parte ha un proprio frontespizio.
Collana
“Libreria economica italiana”, voll. 48-51.
Articoli di Verri, Baillon, Beccaria,
Franci, Visconti, Colpani, Longhi, Lambertenghi, Secchi e Frisi. Una copia di
questa edizione figura anche nella Biblioteca di Giuseppe Vannutelli, cfr. Catalogo della insigne e classica biblioteca
appartenuta a Giuseppe Vannutelli, p. 173.
€ 200,00
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